Il giorno dopo la strage del Bataclan scrissi Il mio Islam pensando a Salem, un compagno di squadra tunisino conosciuto quindici anni prima. Il mio era solo un modo per prendere le distanze dai “Bastardi islamici” di Libero, mi attirai qualche critica, come è normale, e l’appoggio di alcuni amici. Alla sera toccai il punto più alto della mia microscopica ma appassionata esperienza di blogger. Lo devo a Esse, una ragazza mai vista, e al suo tenerissimo racconto.
da un luogo imprecisato
domenica 15 novembre 2015, ore 20:22
Ciao, non ho un consiglio, un suggerimento, una riposta o del materiale da inviare ma per caso mi sono imbattuta nel tuo post “Il mio Islam” e sono tornata con la memoria al “mio” di Islam del 2003-2004. E che gran ricordi!
Anch’io vorrei sapere dov’è adesso il mio amico Mohamed, noto ai più come Habibi (tesoro in egiziano), il tenerone 18enne appena arrivato dall’Egitto.
Parlavamo sempre e solo in inglese perché io non conosco l’arabo e lui non conosceva l’italiano. In effetti dopo un giorno che era lì gli insegnai a dire “Buongiorno mia regina” quando arrivavo la mattina e solo dopo qualche mese gli tradussi in inglese la frase.
Le risate che ci siamo fatti insieme in quell’annata micidiale, le prese in giro continue, le parolacce in arabo che ho subito voluto imparare, io cameriera a 600 euro al mese e 12 ore al giorno, lui aiuto cuoco a zero euro al mese e 12 ore al giorno. Zero perché i suoi guadagni finivano allo zio avidissimo, nonché proprietario del ristorante, che voleva i suoi soldi per “riscattare” i suoi documenti. Ma Habibi, che era povero in canna, senza documenti, mollato dalla fidanzata via e-mail, bruttino e sensibile che non hai un’idea, non l’ho mai visto lamentarsi o frignare o alzare la voce. Sempre sorridente, sempre con la voglia di scherzare su qualsiasi cosa.
Aveva un unico insormontabile difetto: ci costringeva ad ascoltare per giornate intere Witney Huston, uno strazio per me…
Con lui potevo parlare di fede e di cosa sia Dio meglio di come abbia mai fatto con chiunque altro. Era un piacere e non scorderò mai l’immenso rispetto che aveva per il “nostro” Dio, che comunque per lui era lo stesso solo che pregando lo chiamava con un nome diverso.
Nel casino di quello che succede oggi io ho davvero molto ma molto chiaro cosa sia l’Islam della gente normale. Quindi beh, dopo questa palla di mail ti dico solo Grazie! Mi ci voleva oggi questo bel pensiero. Ti sto scrivendo con un sorrisetto in faccia che non mi vuole lasciare.
Buona serata, Esse.